Città e luoghi della Palestina
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Città e luoghi della Palestina
Città e luoghi della Palestina
Gerusalemme è la città santa per tre religioni: ebraismo, cristianesimo, islam. Per gli Ebrei è città sacra perché il re Davide la conquistò (c. 1000 a.C.), la fece sua capitale e vi introdusse l'Arca dell'Alleanza, che custodiva le tavole della legge; poi Salomone vi edificò il tempio, dimora di Dio. Per i cristiani Gerusalemme è il luogo privilegiato di avvenimenti assolutamente irripetibili, è città santa di sommo valore affettivo e simbolico. Il cenacolo, dove si riunirono Gesù e gli apostoli, l'orto degli Ulivi, il Calvàrio, il Santo Sepolcro sono punti di riferimento vivissimi, anche se il Signore risorto non è più a Gerusalemme soltanto, ma è vivo e operante ovunque vi siano dei suoi discepoli. Per l'islam Gerusalemme è il punto in cui la terra si avvicina al cielo: da qui Maometto salì verso i cieli.
Dintorni di Gerusalemme: Betania (casa della grazia) era un villaggio sulla strada che va da Gerusalemme a Gerico, sulla parte orientale del monte degli Ulivi. Vi abitavano le sorelle Marta, Maria e Lazzaro, che Gesù richiamò in vita quattro giorni dopo la morte.
Betfage (casa dei fichi). Villaggio vicino a Betania, ai piedi del monte degli Ulivi: da qui Gesù iniziò l'ingresso trionfale in Gerusalemme (Mt 21,1).
Cedron. Valle e torrente tra Gerusalemme e il monte degli Ulivi. Era conosciuta anche come la Valle di Giòsafat, dove secondo una tradizione profetica avverrà il giudizio finale.
Geenna. E' una valle che costeggia le mura di Gerusalemme a sud-ovest. Anticamente era luogo sacro di culto pagano e vi si offrivano persino sacrifici umani. Divenne poi una discarica dove si gettavano e si bruciavano le immondizie. Nel Vangelo è nominata come simbolo di morte, simbolo del giudizio di Dio e del fuoco eterno per i malvagi.
Monte degli Ulivi. A est di Gerusalemme, oltre il torrente Cedron, ha tre cime che toccano gli 830 m. Forniva acqua ai giardini e ai piccoli centri abitati come Betania. Le grotte servivano come tombe; sul monte si vedono tuttora imponenti monumenti funebri. Al tempo di Gesù, doveva essere fittamente coperto da ulivi. Prima della costruzione del tempio era stato un luogo sacro e il re Davide vi si era rifugiato per implorare la protezione del Signore, durante la rivolta di Assalonne, suo figlio. Salomone vi eresse santuari pagani. Quando Gesù era a Gerusalemme, il monte degli Ulivi sembra fosse la sua residenza favorita: "Durante il giorno insegnava nel tempio, di notte usciva e se ne stava all'aperto sul monte degli Ulivi" (Lc 21,37). Da qui Gesù partì per l'ingresso in Gerusalemme. Qui, nell'orto del Getsémani, lo tradì Giuda nella notte della passione. Da qui, secondo la tradizione, Gesù salì al cielo nel giorno dell’Ascensione .
Tabor. Monte della Galilea, vicino a Nazareth. Alto 588 m, ha le pendici (fianchi del monte) boscose e una cima ampia e piatta. Nell'antichità era un importante punto strategico fortificato. Non è nominato nel Vangelo ma, secondo una antica tradizione, potrebbe essere il monte della trasfigurazione di Gesù.
Garizim. È un monte della Samaria (881 m), vicino a Sichem. Era il luogo di preghiera dei Samaritani, che qui avevano eretto un tempio (sec. IV a.C.), per non sottostare alle norme degli Ebrei di Gerusalemme circa i matrimoni con donne straniere. Il tempio fu distrutto nel 128 a.C. e ne restano solo i ruderi. Vicino al Garizim c'è il pozzo di Giacobbe, dove Gesù incontrò la Samaritana. Il monte non è nominato nel Vangelo ma la donna lo indica a Gesù: "I nostri padri hanno adorato su questo monte e voi dite che è a Gerusalemme che bisogna adorare" (Gv 4,19-21).
Golgota o Calvario. "Il luogo detto del Cranio, in ebraico Golgota"(Gv 19,17), fu tradotto in Calvario. Al tempo di Gesù il Calvario si trovava appena fuori delle mura di Gerusalemme: qui si eseguivano le condanne a morte perché tutti, entrando o uscendo dalla città, potessero vedere.
Gerusalemme è la città santa per tre religioni: ebraismo, cristianesimo, islam. Per gli Ebrei è città sacra perché il re Davide la conquistò (c. 1000 a.C.), la fece sua capitale e vi introdusse l'Arca dell'Alleanza, che custodiva le tavole della legge; poi Salomone vi edificò il tempio, dimora di Dio. Per i cristiani Gerusalemme è il luogo privilegiato di avvenimenti assolutamente irripetibili, è città santa di sommo valore affettivo e simbolico. Il cenacolo, dove si riunirono Gesù e gli apostoli, l'orto degli Ulivi, il Calvàrio, il Santo Sepolcro sono punti di riferimento vivissimi, anche se il Signore risorto non è più a Gerusalemme soltanto, ma è vivo e operante ovunque vi siano dei suoi discepoli. Per l'islam Gerusalemme è il punto in cui la terra si avvicina al cielo: da qui Maometto salì verso i cieli.
Dintorni di Gerusalemme: Betania (casa della grazia) era un villaggio sulla strada che va da Gerusalemme a Gerico, sulla parte orientale del monte degli Ulivi. Vi abitavano le sorelle Marta, Maria e Lazzaro, che Gesù richiamò in vita quattro giorni dopo la morte.
Betfage (casa dei fichi). Villaggio vicino a Betania, ai piedi del monte degli Ulivi: da qui Gesù iniziò l'ingresso trionfale in Gerusalemme (Mt 21,1).
Cedron. Valle e torrente tra Gerusalemme e il monte degli Ulivi. Era conosciuta anche come la Valle di Giòsafat, dove secondo una tradizione profetica avverrà il giudizio finale.
Geenna. E' una valle che costeggia le mura di Gerusalemme a sud-ovest. Anticamente era luogo sacro di culto pagano e vi si offrivano persino sacrifici umani. Divenne poi una discarica dove si gettavano e si bruciavano le immondizie. Nel Vangelo è nominata come simbolo di morte, simbolo del giudizio di Dio e del fuoco eterno per i malvagi.
Monte degli Ulivi. A est di Gerusalemme, oltre il torrente Cedron, ha tre cime che toccano gli 830 m. Forniva acqua ai giardini e ai piccoli centri abitati come Betania. Le grotte servivano come tombe; sul monte si vedono tuttora imponenti monumenti funebri. Al tempo di Gesù, doveva essere fittamente coperto da ulivi. Prima della costruzione del tempio era stato un luogo sacro e il re Davide vi si era rifugiato per implorare la protezione del Signore, durante la rivolta di Assalonne, suo figlio. Salomone vi eresse santuari pagani. Quando Gesù era a Gerusalemme, il monte degli Ulivi sembra fosse la sua residenza favorita: "Durante il giorno insegnava nel tempio, di notte usciva e se ne stava all'aperto sul monte degli Ulivi" (Lc 21,37). Da qui Gesù partì per l'ingresso in Gerusalemme. Qui, nell'orto del Getsémani, lo tradì Giuda nella notte della passione. Da qui, secondo la tradizione, Gesù salì al cielo nel giorno dell’Ascensione .
Tabor. Monte della Galilea, vicino a Nazareth. Alto 588 m, ha le pendici (fianchi del monte) boscose e una cima ampia e piatta. Nell'antichità era un importante punto strategico fortificato. Non è nominato nel Vangelo ma, secondo una antica tradizione, potrebbe essere il monte della trasfigurazione di Gesù.
Garizim. È un monte della Samaria (881 m), vicino a Sichem. Era il luogo di preghiera dei Samaritani, che qui avevano eretto un tempio (sec. IV a.C.), per non sottostare alle norme degli Ebrei di Gerusalemme circa i matrimoni con donne straniere. Il tempio fu distrutto nel 128 a.C. e ne restano solo i ruderi. Vicino al Garizim c'è il pozzo di Giacobbe, dove Gesù incontrò la Samaritana. Il monte non è nominato nel Vangelo ma la donna lo indica a Gesù: "I nostri padri hanno adorato su questo monte e voi dite che è a Gerusalemme che bisogna adorare" (Gv 4,19-21).
Golgota o Calvario. "Il luogo detto del Cranio, in ebraico Golgota"(Gv 19,17), fu tradotto in Calvario. Al tempo di Gesù il Calvario si trovava appena fuori delle mura di Gerusalemme: qui si eseguivano le condanne a morte perché tutti, entrando o uscendo dalla città, potessero vedere.
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